Lo scorso autunno il numero 2 del mondo si è scagliato contro i facili set up durante i tornei dell’European Tour affermando che il buon golf non veniva adeguatamente ricompensato e che non era per niente contento di chiudere un torneo a -15 e di trovarsi 30° in classifica.
McIlroy questa settimana non partecipa al Dubai Desert Classic – ha vinto in passato nel 2009 e nel 2015 – ma sembra che gli organizzatori stiano iniziando a seguire il suo suggerimento. Un anno dopo che Bryson DeChambeau ha distrutto l’Emirates Golf Club con un punteggio di -24, i giocatori questa settimana sono stati accolti da un campo preparato in modo particolarmente difficile.
Le landing zone dei tee shot sono state ridotte, come pure le larghezze dei collar, e il rough non è solo più alto e più compatto, ma è stato anche ampliato. La buca 9, la più difficile del percorso è stata allungata di oltre venti metri.
Il percorso che misura 7.353 yds dovrebbe risultare quindi più difficile.
“Penso che alla fine dello scorso anno tutti i giocatori si siano trovati d’accordo sul volere che i campi fossero un po’ più difficili”, ha detto Stephen Gallacher. “Penso che Rory sia stato chiaro a riguardo … e penso che quando ciò piace ai colleghi, queste importanti critiche vengono poi considerate, e penso proprio che qui a Dubai abbiano cercato di rendere il percorso più difficile”. Gallacher sostiene inoltre che il vincitore di questa settimana potrebbe essere quello che avrà la miglior statistica nei fairway presi…
Sarà pronto DeChambeau, il campione in carica, ad affrontare la sfida su un campo un diventato più difficile?
“Il mio gioco corto è molto migliorato”, ha detto ai giornalisti, “Qui il rough è un po’ più alto, quindi la chiave per fare bene sarà prendere tutti i fairway”.