Il Circolo della zona di Fife sta avviandosi verso un anno di “entrate zero” a causa della chiusura per il COVID-19
Kingsbarns Golf Links è stato inaugurato nel luglio 2000, è uno dei luoghi più popolari in Scozia per i visitatori che arrivano da ogni parte del mondo, e ha messo in pausa le celebrazioni per il 20° compleanno mentre il mondo del golf si trova in ibernazione a causa del Coronavirus.
La struttura di Fife, che ospita l’Alfred Dunhill Links Championship con St. Andrews e Carnoustie, è stata ufficialmente aperta nel luglio 2000, e Kingsbarns è subito diventato uno dei campi preferiti per i visitatori dellla “Home of Golf”.
Oltre 2.000 golfisti erano attesi ad Aprile, per diventare in seguito circa 4.000 al mese fino alla consueta chiusura invernale alla fine di ottobre. “Calcolare le perdite di entrate che avremo quest’anno è sbalorditivo. Vi basti pensare che il green fee in alta stagione è di oltre 300 sterline” ha dichiarato Alan Hogg, amministratore delegato di Kingsbarns.
Grazie al notevole successo riscontrato negli ultimi due decenni, proprio a partire dalla inaugurazione, Kingsbarns non deve affrontare le stesse preoccupazioni finanziarie di alcuni dei club più piccoli e meno conosciuti della Scozia, tuttavia non è stato immune dal dover licenziare personale a causa della crisi di Covid-19 insieme a tutti gli altri impiegati nel settore del golf.
Hogg deve aspettare pazientemente per scoprire cosa potrà rimanere della stagione 2020 una volta che il blocco sarà definitivamente revocato.
“Ci stiamo preparando per lo scenario peggiore, ma speriamo di avere prospettive a breve termine” ha detto. “Spereremmo, nel migliore dei casi, di poter ricominciare a luglio, anche se molto dipende dal graduale ritorno agli spostamenti e viaggi, di conseguenza stiamo lavorando ad un piano per agosto, settembre e così via. Potremmo avere la perdita completa della stagione 2020 e per noi potrebbe essere un anno di entrate zero. Con il nostro modello di business tutte le entrate provengono dai visitatori, abbiamo avuto molto business negli anni precedenti grazie il boom del turismo in Scozia. Considerando i numeri del passato ed il successo che abbiamo avuto, questa situazione significa che nelle casse mancheranno un sacco di soldi”.
Kingsbarns è stato un modello di successo negli ultimi 20 anni e, la proprietà, con solo un uomo al timone, il proprietario Art Dunkley, ha rassicurato il team dicendo: “Possiamo farcela, anche nello scenario peggiore”.
“Ciò dà fiducia e rassicurazione a tutto il team, sebbene i due terzi siano stati licenziati” – ha aggiunto Alan Hogg – “Come potete immaginare, i colleghi che lavoravano nel food&beverage, nell’accoglienza, nei meeting, al ProShop ecc. non sono necessari al momento a causa della chiusura. Abbiamo un team di quattro persone che si occupano della manutenzione essenziale, ma ciò significa comunque che due terzi non sono occupati. In questo momento triste e cupo siamo anche molto preoccupati al pensiero di tutto l’indotto coinvolto: tour operator, servizi di transfer, caddie etc. che operano anche nella area di St Andrews. Mi rattrista pensare quante persone e famiglie sono coinvolte a causa di questa situazione”.
Grazie al campo da golf mozzafiato disegnato da Kyle Phillips e Mark Parsinnen, unito all’accoglienza offerta ai visitatori, Kingsbarns tornerà sicuramente al successo quando riaprirà e l’anniversario sarà celebrato di conseguenza.
“Avevamo pianificato un certo numero di cose, omaggi sul tee della 1 ed altre piccole cose per i clienti” – ha detto Hogg, che ha assunto l’incarico attuale dieci anni fa – “Lo posticiperemo e festeggeremo il nostro 20° l’anno prossimo, è vero che sarà il 2021, ma festa non verrà annullata”.