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L’anno scorso in questo periodo iniziavamo a “tirare” le prime somme a proposito della nuova regola che dal 2019 permette di giocare sul green lasciando l’asta della bandiera in buca senza incorrere in penalità come nel passato.

Questo cambiamento epocale ha generato numerosi dibattiti tra giocatori ed addetti. Abbiamo letto o abbiamo assistito in campo a vari modi di interpretazione ed in molti si sono impegnati in studi statistici anche particolarmente dettagliati. I risultati ottenuti hanno comunque testimoniato che dalla corta distanza la percentuale dei putter imbucati con l’asta dentro è comunque inferiore. Dipende da tanti fattori, ma principalmente dalla forza e dal tipo di bandiera (aste in alluminio conico o a diametro variabile o anche quelle in fibra di vetro che vengono utilizzate sui Tour). Un altro aspetto da considerare è il tipo di innesto che generalmente non è proprio preciso, non consente un posizionamento solido tra asta e tazza e non la mantiene quindi in  posizione perfettamente verticale.

La verità emersa dagli studi è che, quando è ora di imbucare, la bandiera è più di ostacolo che di aiuto. Aggiungo inoltre che raccogliendo la pallina dal fondo della buca con l’asta dentro, si potrebbero anche danneggiare i bordi.

Per quanto riguarda il mio gioco, dall’inizio dell’anno scorso non ho più chiesto di custodirmi la bandiera: da distante ho iniziato ad abituarmi a lasciarla dentro, mentre da 7/8 metri in giù l’ho sempre tolta come in passato. Devo dire che le volte che mi è capitato di chiudere un putter da mezzo metro con l’asta inserita la cosa mi ha sempre dato un certo fastidio insieme ad una mancanza di sicurezza, ma forse è solo una questione di abitudine visto che sono più di 40 anni che gioco senza asta anche sul putting green.

Certo è che un questi primi giri di golf in fase Covid-19 dover puttare da vicino con l’asta dentro proprio non mi piace. Tirare forte in centro buca con l’asta inserita non è il modo di puttare a cui sono abituato e più volte sono rimasto corto per paura di non imbucare per via di queste nuove soluzioni adottate.

Ma proprio in questa fase Covid-19 ci è proibito toccare le aste delle bandiere in quanto possibili veicoli di contagio e quindi devono stare dentro senza se e senza ma.

Penso però che per giocare con l’asta dentro, quanto meno sia auspicabile che sia perfettamente verticale. Questo discorso vale anche per una questione psicologica che potrebbe farci perdere la concentrazione e la sicurezza del colpo da effettuare con ovvie conseguenze. Ci augureremmo quindi di trovare delle combinazioni di innesto-asta/sede-tazza di buona qualità e non troppo logore che mantengano quindi la posizione verticale della bandiera, ma purtroppo non sempre succede.

Oltre a non poter toccare l’asta, abbiamo imparato che per escludere la possibilità di contagio è stato deciso di evitare che la pallina finisca sul fondo della tazza per evitare di toccare la superficie interna nella fase di raccolta. A tal proposito nel resto del mondo, dove si giocava anche in piena pandemia, si sono studiati particolari accorgimenti per risolvere la questione, alcuni molto economici ed altri meno, ma in un modo o nell’altro si è riusciti a fare in modo di rendere “giocabile” un green che oggi pare essere uno dei posti più pericolosi al mondo in quanto a rischio contagio…

Abbiamo imparato che per difenderci dal rischio di coronavirus, la cosa più importante è l’igiene e la sanificazione delle nostre mani e prestare la massima attenzione evitando di toccarci la bocca e strofinarci gli occhi, ma sul campo da golf dobbiamo sottostare a protocolli e decisioni discutibili alle quali però ci dobbiamo attenere.

Oramai è quasi un mese che ci è stato “consentito” di giocare ed è il momento di iniziare ad analizzare le principali soluzioni che sono state adottate con i miei personali commenti:

TAZZA ROVESCIATA

VOTO: 4

PRO: Nessun approvvigionamento di materiale
CONTRO: Palle “imbucate” che escono – asta non sempre verticale

Questa soluzione è la più economica. Basta “rovesciare” la tazza della buca ed inserirci l’asta.
La tazza è concepita per essere utilizzata in un altro modo e di conseguenza l’innesto non è ottimale. Con il passare del tempo ed il vento si deteriora con ovvie conseguenze. Ho notato inoltre che è molto facile che un putter imbucato finisca fuori perchè rimbalza sul bordo dell’inserto o su una “costola” della tazza. Non si puà tirare forte, la palla deve arrivare con i giri contati. Per migliorare la situazione bisognerebbe comunque fare in modo che la tazza andasse più in profondità rispetto a questga foto e a quanto visto in campo.

Questa altra soluzione sempre economica prevede l’utilizzo di metà marcatore di posizione che viene di norma usato per identificare la profondità dell’asta (corta/media/lunga).
Viene infilata la mezza sfera di marcatore sull’asta e la tazza rimane quella originale.
Non ho avuto modo di giocare su green con questa soluzione, ma è chiaro che anche in questo caso i tiri non proprio deboli rischiano di rimbalzare al di fuori della buca.

MARCATORE DI POSIZIONE

VOTO: 5

PRO: Costo bassissimo
CONTRO: Palle “imbucate” che escono

DISCO METALLICO

VOTO: 5

PRO: Costo contenuto
CONTRO: Rumore metallico quando si imbuca

Ecco un’altra soluzione economica. Un disco metallico verniciato che appoggia sul bordo tazza.
Si tratta di un disco forato del diametro esterno di 108 mm. (ossia 4″ e 1/4, misura regolamentare della buca) che appoggia sul bordo della tazza. La soluzione è buona, ma è fondamentale che le buca sia posizionata ad almeno 1″ dalla superficie viceversa, oltre a non essere regolamentare il rischio che un buon colpo fuoriesca è elevato.

Tra le soluzioni economiche è quella che ho preferito.
Un cilindro di spugna ricavato da tubo o da taglio da lastra che permette di aumentare di molto la profondità (seppur ridotta) della buca.
Per evitare possibilità di rimbalzo e non imbucate, l’importante è che lo spessore sia tale da permettere che la palla sia al di sotto della superficie come in questa foto.
L’importante è scegliere un espanso a cellule chiuse altrimenti con la pioggia si inzuppa

TUBO DI SPUGNA

VOTO: 7

PRO: Costo contenuto
CONTRO: Nessuno

“LIFT” ARTIGIANALE

VOTO: 6

PRO: Si sfrutta quasi tutta la profondità della buca
CONTRO: Rumore metallico quando si imbuca – palla che a volte rimane sul disco

Questa è una soluzione artigianale tra le tante che si sono viste e che prevede un sistema di sollevamento della palla grazie ad un disco ed un gancio attivabile con la testa del bastone.
Il disco sul fondo è piatto invece di essere concavo e non restituisce la palla sul bordo buca se non attivato con forza. Ad alcuni giocatori potrebbe “disturbare” rovinare il proprio putter da alcune centinaia di euro mettendolo a contatto con il ferro. Ho visto giocatori che per non segnare il proprio attrezzo provavano a sollevare il sistema con il grip vanificando la protezione da contagio…

Questo prodotto è di sicuro la soluzione migliore.
Vengono utilizzate le tazze e le aste standard ed il sistema viene infilato semplicemente togliendo il drappo. Il giocatore non dovrà rinunciare al classico rumore della palla che entra in buca e potrà sfruttare lo spazio bordo/asta che con questo sistema non viene ridotto. La lamina e l’impugnatura possono anche essere ruotate nella zona d’ombra dell’asta in modo da evitare anche qualsiasi disturbo visivo. L’utilizzo di una lamina di sollevamento  molto sottile e di polistirolo antiurto rende questo sistema solido e leggero.

“LIFT” DA PRODUZIONE

VOTO: 8

PRO: Classico rumore della palla che entra in buca – leggero – spazio di ingresso bordo/asta invariato grazie alla lamina di sollevamento molto sottile ed orientabile – disco concavo per una facile restituzione della palla da raccogliere.
CONTRO: Nessuno

Queste sono le mie personali impressioni, ma mi piacerebbe conoscere anche le vostre o se avete trovato soluzioni differenti da queste che sono le principali.

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