Matteo Manassero è nato a Negrar (VR) il 19 aprile del 1993.
Golfisticamente è cresciuto a Gardagolf, ma i primi passi li ha mossi al campo pratica Easy Golf di Verona, quando aveva soltanto quattro anni, accompagnato dal papà Roberto.
Il primo titolo lo ha conseguito a dieci anni, imponendosi nel tricolore Baby Under 12, bissato l’anno successivo. Ha poi vinto i campionati pulcini (2006), ragazzi (2008) e dilettanti medal (2009). Ha fatto parte del team di Gardagolf campione italiano a squadre Serie A2 (2007) e Serie A1 (2008 e 2009).
Entrato nella compagine azzurra ha trascinato l’Italia al successo nell’European Young Masters (2007), dove è stato primo anche nella graduatoria individuale. A fine 2008 ha ottenuto negli Stati Uniti la terza posizione nell’Orange Bowl, uno dei più prestigiosi tornei giovanili mondiali.
2009
Nel 2009, dopo la conquista del tricolore medal, si è messo in evidenza nell’Open d’Italia (25°), poi la prodezza nell’Amateur Championship, un major per dilettanti disputato in Inghilterra che ha dominato e che mai era stato vinto da un sedicenne.
Il titolo gli ha dato l’opportunità di partecipare all’Open Championship, il terzo major pro stagionale, dove ha giocato a fianco di Tom Watson e di Sergio Garcia. Si è reso autore di una grande prestazione classificandosi 13°, alla pari con Francesco Molinari, conquistando la ‘silver medal’. Con lo score di 282 colpi ha eguagliato il secondo miglior punteggio di un dilettante nella storia del torneo.
Ha preso parte ad altre due gare dell’European Tour: è uscito al taglio nello Scottish Open ed è giunto 23° nell’Omega European Masters. All’inizio di novembre ha rappresentato l’Italia insieme ad Andrea Pavan nel The Spirit International Amateur Golf Championship: i due hanno vinto la classifica a squadre maschile. E’ stato il primo successo azzurro nella prestigiosa competizione.
Grazie ai risultati ottenuti è stato uno dei quattro giocatori chiamati dall’IFG, la Federazione Internazionale di Golf, a sostenere la causa del golf il 9 ottobre davanti al CIO. Gli altri tre erano campioni del calibro di Padraig Harrington, Suzann Pettersen e Michelle Wie. Molto apprezzato il suo intervento in cui ha espresso lo stato d’animo di un giovane golfista che finalmente potrà anch’egli
sognare di vincere la medaglia olimpica.
2010
Nel 2010, ancora dilettante, è stato invitato all’Abu Dhabi Golf Championship (European Tour), dove ha superato il taglio e si è classificato 73°. Ha disputato il Masters, primo major stagionale, insieme a Francesco e a Edoardo Molinari (aveva ottenuto l’ammissione grazie al successo nell’Amateur Championship). E’ terminato 36° divenendo il più giovane giocatore a partecipare alla
manifestazione (16 anni, 11 mesi, 21 giorni) e anche il più giovane a superare il taglio. Il primato gli è stato tolto nel 2013 dal 14enne cinese Tianlang Guan.
Prima di prendere parte al Masters, Manassero si è imposto nella Georgia Cup sfida che oppone il campione Amateur Championship all’US Amateur Champion. Il veronese ha sconfitto per 5/4 il sudcoreano Byeong-Hun An sul percorso del Golf Club of Georgia ad Alpharetta.
E’ passato pro in occasione del BMW Italian Open (6-9 maggio, Royal Park I Roveri) classificandosi 29°.
Nella nuova categoria si è posto subito l’obiettivo di conquistare la ‘carta’ per l’European Tour 2011 avendo solamente la possibilità di giocare sette gare a invito. Ebbene lo ha centrato alla sesta (European Masters) e successivamente ha colto il primo successo nel Castello Masters Costa Azahar, suo 14° torneo nella nuova categoria, divenendo a 17 anni e 188 giorni il più giovane vincitore nel circuito.
Inoltre con il titolo il veronese è diventato ufficialmente membro dell’European Tour e anche in questo caso con un primato che ha tolto al compianto Severiano Ballesteros il quale, quando è entrato nel 1974, aveva 17 anni e 200 giorni. Sempre grazie a questa vittoria ha potuto disputare il WGC HSBC Champions con il primato di essere stato il più giovane concorrente in gara nel World Golf
Championships, ossia il minicircuito mondiale. A fine stagione ha disputato il Dubai World Championship, riservato ai primi 60 classificati dell’ordine di merito continentale dove a fine anno si è piazzato al 31° posto con 890.402 euro di guadagno.
Nel 2010 ha disputato anche quattro gare nel Challenge Tour con la seconda posizione nel Rolex Trophy, la decima nel Credit Suisse Challenge e la 12ª nel Tour Championship.
2011
Ha iniziato il 2011 con una vittoria. Infatti ha fatto parte del team europeo (Colin Montgomerie, Henrik Stenson, Johan Edfors, Peter Hanson, Rhys Davies, Fredrik Andersson Hed, Matteo Manassero, Pablo Martin) che ha battuto quello asiatico nel Royal Trophy (9-7).
Ha esordito nell’European Tour con il 37° posto nell’Abu Dhabi Championship, poi ha conseguito il 13° nel Volvo Champions in Bahrain. Successivamente ha partecipato negli Stati Uniti al WGC Accenture Match Play, uscendo nel terzo turno, al Transitions Championship (20°) e all’Arnold Palmer Invitational, dove non ha superato il taglio. A metà aprile ha ottenuto il secondo successo nell’European Tour imponendosi nel Malaysian Open.
Successivamente si è classificato settimo nel BMW Championship, ottavo nel BMW Italian Open, 54° nell’US Open e 14° nel BMW International Open. E’ uscito al taglio nell’Open Championship, è terminato 37° sia nel WGC Bridgestione Invitational che nell’US PGA Championship e 69° nel WGC HSBC Champions. Ha chiuso l’anno con il 34° posto nel Dubai World Championship e il 31° nell’ordine di merito.
2012
Nel 2012 ha centrato la terza vittoria nel circuito (Barclays Singapore Open) e si è classificato secondo nell’Open de Andalucia, terzo nel BMW Italian Open, quarto nell’Hong Kong Open, sesto nel Trophée Hassan II e nell’Abu Dhabi Championship, settimo nell’Open de España e nel Malaysian Open, 12° nel Portugal Masters.
Ha partecipato complessivamente a 26 gare, è uscito cinque volte al taglio, e ha ottenuto questi altri piazzamenti: 17° WGC Accenture Match Play e Open de France, 23° Volvo Golf Championship, 28° Wales Open, 34 European Masters, 36° Scottish Open, 42° Dubai Desert Classic e DP World Tour Championship, 43° BMW PGA Championship, 46° US Open e BMW Masters, 58° KLM Open. Ha concluso al 13° posto nella money list continentale.
2013
Nel 2013 ha compiuto il suo capolavoro vincendo il BMW PGA Championship divenendo il più giovane vincitore (20 anni, 37 giorni) della manifestazione, strappando il primato a Bernard Gallacher (20 anni, 97 giorni), che resisteva dal 1969.
Negli altri 24 tornei disputati in stagione ha concluso due volte tra i top ten (4° Nordea Masters, 9° Volvo Golf Championship) e ha raccolto moneta per la money list (11° alla fine) in: Dubai Desert Classic (12°), Open de España (16°), Malaysian Open (17°), WGC HSBC Champions (21°), DP World Tour Championship (21°), Qatar Masters (22°), BMW International Open (22°), Abu Dhabi Championship (23°), Open de France (25°), KLM Open (26°), WGC Accenture Match Play (33°), European Masters (34°), Open d’Italia (42°), Turkish Open (44°), WGC Bridgestone Invitational (53°), Scottish Open (57°), US PGA Championship (72°). E’ uscito al taglio in tre major (Masters, US Open e Open Championship) e ha preso parte a due gare del PGA Tour (Honda Classic 29°, Wells Fargo Championship, 68°). A fine anno ha rappresentato, insieme a Francesco Molinari, l’Italia, terminata 20ª nella World Cup.
2014
Nel 2014, dopo quattro gare nell’European Tour, ha trascorso due mesi negli Stati Uniti con l’ottavo posto nel Valspar Championship, il 12° nell’Honda Classic e il taglio nello Houston Open (PGA Tour), il 17° posto nel WGC Accenture Match Play, il 60° nel WGC Cadillac Championship e un taglio al Masters. Successivamente ha giocato altri due major, l’Open Championship (19°) e il PGA Championship (taglio) e un’altra gara nel PGA Tour, il Wyndham Championship (taglio).
Nell’European Tour ha conseguito due top ten (4° Scottish Open, 10° Volvo Golf Champions) e questi piazzamenti: 22° Nedbank Challenge, 28° Open de España, 31° Abu Dhabi Championship e Malaysian Open, 32° Nordea Masters, 47° European Masters, 48° Open de France, 54° Open d’Italia, 55° Turkish Open, 59° DP World Tour Championship, 76° BMW Masters. A 60° posto nella money list europea.
2015
Il 2015 è stata una stagione sicuramente da dimenticare in fretta. E’ iniziata con cinque tagli di fila, poi dopo un’apparizione fuori tour nel Campionato Nazionale Open con nono posto, Manassero è sembrato riprendersi terminando 18° nel Volvo China Open, 29° nello Shenzhen International, 46° nel BMW PGA Championship, 59° nel Trophée Hassan II e 61° nell’Open de España. Quindi il buio con tredici tagli consecutivi subiti (12 nell’European Tour, compreso quello nell’Open Championship unico major a cui è stato ammesso, e uno nel Japan Tour). Ha concluso in 167ª posizione nell’ordine di merito.
2016
La spirale di tagli è proseguita anche a inizio 2016 e si è interrotta dopo sedici tornei (15 nell’European Tour e uno nel Japan Tour) con il 59° posto nel Dubai Desert Classic.
Da quel momento è iniziata la sua ripresa che ha avuto i momenti chiave con la terza posizione nello Scottish Open e con la 17ª nel Turkish Open, non tanto per il piazzamento, quanto perché nella penultima gara stagionale a un giro dal termine era secondo. Inoltre si è qualificato per l’US Open tornando a disputare un major fuori Europa dopo circa due anni. In totale ha disputato 27 gare, subendo 15 tagli e andando a moneta in queste altre nove: Nordea Masters (12°), BMW International Open (13°), Trophée Hassan II (22°), Shenzen International (24°), KLM Open (45°), US Open (46°), British Masters (49°), Maybank Championship Malaysia (50°), Nedbank Golf Challenge (55°).
Altri due momenti importanti nella sua stagione la presenza alle Olimpiadi (27°) e nella World Cup (disputata con Francesco Molinari) in cui l’Italia ha ottenuto un bel sesto posto.
Fuori circuito: 23° nel Campionato Nazionale Open. Ordini di merito: 73° in quello dell’European Tour e terzo nell’italiano.
2017
Nel 2017 ha avuto un ottimo inizio con dieci tagli superati, di cui nove consecutivi, nei primi undici eventi e con un gratificante terzo posto nell’Indian Open.
Poi da giugno il suo rendimento è notevolmente sceso con quattro gare finite a premio nelle successive dodici, anche se ha avuto una bella impennata con la nona posizione nel D+D Real Czech Masters. Questi gli altri piazzamenti: 17° KLM Open, 20° Maybank Championship, 30° BMW PGA Championship e Valderrama Masters, 36° Volvo China Open, 39° Abu Dhabi Championship e Shenzhen International, 48° Trophée Hassan II, Rocco Forte Open e Irish Open, 54° Dubai Desert Classic, 72° Nordea Masters. Si è classificato quinto nella money list italiana e 114° in quella dell’European Tour.
2018
Nel 2018, come nella stagione precedente, è partito con un buon passo sull’European Tour superando undici volte il taglio nelle prime tredici gare, anche se si piazzato quasi sempre in media classifica con migliori risultati il 20° posto nel Volvo China Open e nel Rocco Forte Sicilian Open. Gli altri piazzamenti: 27° BMW PGA Championship, 30° Abu Dhabi Championship, 31° Oman Open, 36° Italian Open, 39° Open de España, 46° Trophée Hassan II, 48° Hong Kong Open, 55° Maybank Championship, 57° Indian Open.
Nella seconda parte ha ceduto nettamente e nelle successive tredici gare è andato a premio solo tre volte: 22° British Masters, 57° KLM Open, 64° Irish Open. Troppo poco per conservare la ‘carta’ dopo cinque anni di esenzione per aver vinto nel 2013 il BMW PGA Championship e così è dovuto andare per la prima volta alla Qualifying School, dove non era passato da neoprofessionista. Infatti sfruttò al meglio i sette inviti sul circuito maggiore e divenne membro del circuito vincendo in Spagna. Al Lumine Golf Club di Tarragona, sempre in Spagna, le cose non sono andate bene. E’ infatti uscito al taglio dopo quattro giri (117°) e nel 2019 giocherà ugualmente sull’European Tour con la categoria 18 acquisita lo scorso anno con il 122° posto nell’ordine di merito. Sesto nella money list italiana.
2019
Quella del 2019 è stata una stagione molto difficile per il veneto che ha disputato 18 gare sull’European Tour superando un solo taglio (45° Oman Open) e tre sul Challenge Tour uscendo sempre dopo 36 buche. Ha preso parte al Campionato Nazionale Open classificandosi 31°. Nella finale della Qualifying School dell’European Tour non ha superato il taglio dopo 72 buche (151°). Ordine di merito italiano: 60° con punti 676,67.
2020
Avvio del 2020 con due gare sull’ECCO Tour disputate in Spagna (Spanish Masters e PGA Catalunya Resort Championship) dove non ha superato il taglio. Dopo il lockdown si è imposto a inizio luglio nel Warm Up Contest al Golf Nazionale, evento organizzato dalla FIG che è servito agli azzurri per riprendere confidenza con il golf giocato.
Poi il ritorno al successo in una gara ufficiale nel Toscana Alps Open sulll’Alps Tour.