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Gentile Presidente, gentili Consiglieri

La Federazione Italiana Golf, che Voi guidate, ha tra i suoi compiti istituzionali la promozione e lo sviluppo del golf in Italia (art 4.2.i dello Statuto Federale), ma anche a prescindere da ciò, avrebbe il dovere di tutelare e sostenere le compagini che la compongono e che la finanziano, i circoli di golf, gli atleti dilettanti e i professionisti che sono a pieno titolo gli “azionisti” della stessa federazione, versando annualmente oltre 8 milioni di euro alla FIG stessa.

Qualsiasi gruppo dirigente a tutti i livelli – sia nazionale che locale – non può ignorare questo principio sacrosanto.

Le domande che noi di Golfimpresa ci stiamo ponendo sono:

. 1)  Il Consiglio Federale sta facendo gli interessi di questi soggetti?
. 2)  Il progetto Ryder Cup 2022, ha portato fino ad ora e porterà in futuro una crescita al sistema golf?

La risposta a queste due domande passa attraverso l’analisi di quanto accaduto realmente in termini di crescita del movimento e in termini economici dal momento dell’assegnazione dell’evento (dicembre 2015) ad oggi, e più precisamente:

TESSERATI

Nel 2015 avevamo 90.027 tesserati, il 2019 si è chiuso con un totale di 90.242 comprensivo dei principianti che hanno aderito alla tessera da 10 euro.
Riferendoci ai soli tesserati delle rispettive federazioni nazionali, se paragoniamo questi numeri con quelli di altri Paesi europei pubblicati dalla KPMG, aggiornati al 31 dicembre 2018, ci rendiamo conto di quanto possiamo e dobbiamo crescere:

– Germania 642.240 tesserati.
– Svezia 461.404 tesserati.
– Francia 412.726 tesserati.
– Paesi Bassi 396.299 tesserati.
– Spagna 269.470 tesserati.
– Danimarca 149.044 tesserati.
– Finlandia 138.955 tesserati.
– Austria 108.733 tesserati.

BILANCIO FIG

Se confrontiamo i bilanci ante Ryder con l’ultimo disponibile (preventivo del 2019) si evince chiaramente che gran parte delle risorse sono state destinate all’organizzazione della Ryder Cup e degli eventi collaterali, obbligando la FIG a tagliare sulle attività istituzionali quali il settore giovanile, i comitati regionali, la scuola nazionale ecc. Sono completamente sparite la comunicazione e le attività di promozione che in questa fase avrebbero rappresentato gli strumenti più efficaci per la crescita del movimento.

PATRIMONIO

Sempre esaminando i bilanci, sembrerebbe, che il patrimonio della FIG sia stato quasi azzerato negli ultimi anni sempre per finanziare impegni ed attività inerenti l’organizzazione della Ryder Cup.

TESSERA FIG

La nostra federazione ha due primati, il primo è quello di obbligare al tesseramento i giocatori non agonisti e il secondo quello di avere la tessera più cara di tutte le federazioni affiliate al CONI, in seguito all’ultimo aumento della stessa a 100 €. Inoltre va sottolineato che anche a livello di federazioni europee di golf, la nostra tessera risulta essere tra le più costose, se non addirittura la più costosa.

TESSERA AGLI STRANIERI

Siccome i soldi non bastano mai, il Consiglio Federale recentemente ha tirato fuori dal cilindro un ultimo balzello: la tessera ai giocatori stranieri!!!! Questa iniziativa unica nel panorama europeo penalizzerebbe inevitabilmente i circoli che svolgono prevalentemente attività di incoming. Per ora il provvedimento è stato ritirato, ma non definitivamente, come noi tutti auspichiamo avvenga.

PROMOZIONE E COMUNICAZIONE

L’aspetto più negativo è “il silenzio assordante” degli ultimi sei-sette mesi da parte della FIG. Quasi nessun organo di comunicazione, TV, carta stampata e social ha più parlato di golf. Le uniche due apparizioni in TV in chiaro sono stati i polemici servizi del programma “le Iene” che hanno messo in cattiva luce il nostro sport che viene percepito dall’opinione pubblica come passatempo per persone snob e per vecchi aristocratici. A nulla sono valse le recenti vittorie di Francesco Molinari che avrebbero dovuto essere trainanti sotto il profilo della promozione. Altra occasione sprecata.

LA CRISI DEL SISTEMA

Tutte queste situazione unite insieme e sommate ad una crisi economica generale hanno prodotto una profonda sofferenza del sistema golf italiano. I nostri maestri, a parte alcuni privilegiati, hanno ridotto notevolmente il numero delle loro lezioni, molti circoli, anche i più blasonati, sono in dissesto finanziario con la conseguenza di dover licenziare personale di segreteria, addetti al verde ecc. Ne è conseguito un abbassamento drammatico del livello di manutenzione dei percorsi e, in generale, degli altri servizi offerti.

MARCO SIMONE

Se tutto ciò non bastasse, sempre dal bilancio preventivo 2019 si legge al capitolo “Organizzazione manifestazioni internazionali” che la FIG si è accollata l’onere dei “costi per i lavori sull’elettrodotto che interferisce con il percorso di gara del Marco Simone” come chiaramente specificato dalla relazione del Presidente Chimenti che accompagna il predetto bilancio. Se così fosse, tale impegno economico su una struttura privata dovrebbe creare imbarazzo al Consiglio Federale, infatti oltre ad aver “regalato” al Marco Simone la possibilità di organizzare la Ryder Cup, la FIG parteciperà (con i soldi anche dei circoli e dei rispettivi tesserati) al restyling del percorso!!! INCREDIBILE.
A fronte di questi aspetti negativi abbiamo cercato di ragionare anche su quelli positivi che la Ryder Cup ha generato e potrà generare: non ne abbiamo trovati! Ricordiamo poi che questi oneri finanziari che la FIG si è impegnata a sostenere, non avranno termine con la Ryder Cup del 2022, ma scadranno solo nel 2027!

IL FUTURO CHE CI ASPETTA

Il pensiero di Golfimpresa è che se continuiamo a percorrere questa strada, i nostri circoli e tutte le figure professionali che gravitano intorno al golf, andranno incontro ad un inesorabile declino. Golfimpresa fino a ora ha sempre cercato una collaborazione con la FIG senza però ottenere risultati.
Il 27 giugno 2019 scorso alcuni membri del Consiglio di Golfimpresa si sono incontrati in una riunione fiume presso il circolo la Montecchia con i vertici della federazione. Era presente anche il dottor Montali. Durante quella giornata di intenso confronto, ci sono stati promessi cinque provvedimenti da attuare in tempi ragionevoli:

1. Allungamento dell’attività giovanile a 24/26 anni.

2. Tesseramento FIG per i principianti a 10 €.

3. Avanzamento dei tee per gli over 65 nelle gare.

4. Acquisizione dei diritti del cartone animato “Lotti” per poi trasmetterlo in TV.

5. Considerare Golfimpresa come un organo con cui la FIG si dovrebbe consultare e relazionare.

Non abbiamo chiesto tutto e subito, ma solo poter attuare almeno 2/3 punti dei cinque entro il 2019. Delle promesse che i rappresentanti della federazione hanno fatto in quell’occasione, nulla è stato attuato ad eccezione dell’organizzazione di un paio di campionati giovanili under 24 e l’istituzione della tessera per principianti a 10 €, peraltro già abortita con il 1 gennaio 2020.

CONCLUSIONI

Alla luce di questi dati incontrovertibili, delle criticità sopra evidenziate e delle pessime prospettive a livello economico ed occupazionale, considerando inadeguato l’operato dei vertici della Federazione Italiana Golf:

IL CONSIGLIO DI GOLFIMPRESA SI DISSOCIA DALL’ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO FEDERALE CHE RITENIAMO COMPLETAMENTE SCOLLEGATA DALLA REALTA’ ATTUALE DEL GOLF ITALIANO.

Noi abbiamo a cuore i circoli, non solo quelli di Golfimpresa, i nostri dipendenti e i nostri maestri, stiamo lavorando e lavoreremo per loro.
Con la recente comparsa del “Coronavirus” il mondo del golf sarà ancor più penalizzato, tutti noi siamo molto preoccupati ma non rassegnati e siamo pronti a lavorare ancora con più entusiasmo per i nostri circoli.

Cordiali saluti

Quarrata, 06 marzo 2020

Il Consiglio di Golfimpresa

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