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Ovviamente vicino a Bardarolo c’erano altri circoli di golf, meno prestigiosi, ma ciascuno aveva il suo maestro, ed uno di questi era ritenuto molto bravo, il “migliore”.
Ogni circolo lotta per essere il migliore, per avere il migliore maestro, la migliore erba, i migliori green, niente passione, niente amore, nemmeno conoscenza, solo vanità alienante; Il Re è Nudo.
Il maestro di Bardarolo era bravo, era riuscito a far divertire tutti, se escludiamo Germano Virminio, ma alla mamma di Federico Staccioli, il figlio del presidente, come garanzia questa non era abbastanza e fù cosi che un giorno vedendo alla televisione che Tiger Woods era più bravo del suo bimbo decise di provare con un altro maestro.
Federico Staccioli aveva 16 anni di età e 11 di hcp., praticamente una promessa del golf italiano per i soci del Bardarolo Royal & Ancient Golf Club. Su questo maestro si narravano molte storie, si diceva che se ti girava un pò la mano sinistra vincevi la Club-Med, 2 Batida de Coco, 3 Pro-Am, 4 Audi e 5 volte il campionato sociale. Federico si trovava bene con il maestro di Bardarolo, ma se voleva il motorino nuovo doveva farlo, doveva fare tre ore di lezione con Tonino Bascelli, serio e noto professionista toscano, che sicuramente gli avrebbe fatto tirare il drive come Tiger Woods, anzi… meglio. Tonino accolse la mamma ed il ragazzo con una stretta di mano forte e rassicurante, due secchi di palle erano già li pronti per essere tirati, lo specchio lucido, l’erba verde ma ….

“cominciamo dallo zerbino, scaldati pure.”
“OK”, rispose il ragazzo. La telecamera accesa e le immagini di riviste ben note a qualunque golfista erano li in bella vista, la mamma le guardò e già capi che questo maestro era proprio bravo come dicevano.
“Quanto sei di hcp.?” “11”
“Quanti anni hai?” “16”
“Bravo, io invece ho un ragazzo di 9 anni che è 2 di hcp.”
“Quale colpo sbagli più spesso?”
“Il colpo al green”
“Io invece ho un principiante di 85 anni che ha già fatto 7 volte buca in uno”.
“Tu giochi ruotando nella botte o tirando giù la catena?”
“Come?”
“Ma il tuo maestro cosa ti ha insegnato? Ti ha parlato del late release?”
“No mai”
“Probabilmente sei un Active Body Passive Hands, ora tira un pò di pitch, fammi vedere qualche punch”.
“Cos’è?”
“Signora, ma suo figlio non sa niente di golf, ma che maestro avete a Bardarolo? Mandatelo via e prendete me, quello vi ruba i soldi”.
“Lo dirò al presidente, sa, è mio marito…”

Dopo questa prefazione la lezione continuò fra analisi tecniche e interminabili chiacchierate di Tonino sui suoi trascorsi passati al fianco di noti giocatori del Tour maggiore. La mamma, innamorata sempre di più ad ogni parola che sgorgava dalle carnose labbra del maestro chiese se dopo poteva guardare qualche colpo anche a lei. Tonino riavvolse il nastro, andarono tutti insieme nella stanza addetta alla regia, e… CIAK si gira! Un valzer bellissimo fra il maestro ed il telecomando faceva ballare il ragazzo col bastone appena iniziato il Take-Away, già l’attenta mamma aveva capito che i 150 Euro andavano via in quei due frame. La musica continuò per diversi minuti, il maestro sembrava ipnotizzato mentre Federico pensava a come poter truccare il motorino nuovo. Il maestro fermò il nastro, si girò lentamente, la mamma si girò dall’altra parte e si tappò le orecchie per non sentire, ma la voce del giudizio finale arrivò forte e decisa: INTERNO CHIUSO…

La mamma attaccò una delle sue nenie per le quali era famosa:
“Ma come mai l’altro maestro non se ne era mai accorto? Com’è possibile… il mio bambino…! Come ti senti amore?”
“Io mamma sto benissimo, ma tu perchè piangi?”
“Non è niente, vedrai ce la faremo, ti starò sempre vicina, non ti preoccupare!”
“Non si preoccupi signora, ho già visto casi del genere, sono guaribili in qualche lezione, a volte riusciamo a ottenere un One-Piece Take-Away degno di Greg Norman, ci vuole un po’ di pratica.”

E la pratica proseguì ci vollero due mesi per essere perfetti, ma adesso Tonino Bascelli dette il suo benestare, timbrò il ragazzo che nel frattempo aveva preso 11 virgole, ma si sa che per migliorare a Golf non bisogna aver paura di cambiare e non bisogna pretendere risultati immediati…

Mercedes Cup, ore 09:45, Tee Time del giovane ragazzo, il maestro del circolo era ovviamente in prima linea in piedi accanto alla staccionata, aveva gli occhiali scuri il colletto alzato le braccia incrociate ed il viso serio e tirato. Federico era sempre più concentrato sulla centralina del motorino, doveva cambiarla prima del carburatore, ma ormai era troppo tardi, la mamma era lontana dal maestro, ma di fronte a se aveva il suo bambino che faceva un One Piece Take- Away da paura… “stupirà tutti”, disse al marito la sera prima.” L’address era il solito della vecchia impostazione, ma il maestro del circolo aspettava di vedere il grande cambiamento.
Federico senza pensarci tanto mise la pallina sul tee, impugnò il bastone e cominciò il movimento…. “Ooooohhh”, tutti rimasero senza fiato, e qualche brusio fra il pubblico metteva già in discussione le qualità del maestro di circolo ipotizzando Tonino Bascelli come nuovo coach del Royal & Ancient… Federico staccò verso l’esterno con le mani ferme come mai prima, sembravano ingessate, e così rimasero fin sopra la cintura e poi anche delle spalle. Il presidente del circolo nonchè babbo del ragazzo guardò il maestro con uno sguardo di rimprovero e delusione, il maestro era sempre calmo ed implacabile. La mamma cominciò già ad applaudire a bocca spalancata dallo stupore mentre il figlio era ancora sul backswing, Federico cominciò il downswing e la mamma lanciò un grido prima ancora dell’impatto… “Bravooooooooo”. Federico colpì la palla in punta, prese la siepe che circondava la Club House e zitto e umiliato andò a prendere un’altra palla per tirare anche lui il terzo colpo. Il maestro si diresse con passo tranquillo ed orgoglioso verso il campo pratica.

Continua…

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